Mise en place : Shaker, Strain, Coppetta Cocktail, Vermouth dry, Vermouth rosso e Punch Svedese.
In parti
1/2 di Punch svedese
1/4 di Vermouth Rosso
1/4 di Vermouth Dry
In cl
30 cl di Punch svedese
1,5 cl di Vermouth Rosso
1,5 cl di Vermouth Dry
In once
1 oz di Punch svedese
1/2 oz di Vermouth Rosso
1/2 oz di Vermouth Dry
Vecchia ricetta from "The Savoy Cocktail Book" by Harry Craddock - 1930
Grand Slam Cocktail
1/4 French Vermouth.
1/4 Italian Vermouth.
1/2 Swedish Punch.
Shake well and strain into cocktail glass.
Guarnizione : /////
Tecnica di procedimento : (Shake & Strain) preparato direttamente nello shaker , shekerato con ghiaccio e poi filtrato nel bicchiere.
Procedimento : raffreddare il bicchiere e il boston shaker , eliminando l’acqua prodotta in quest’ultima fase. Versare gli ingredienti , facendo attenzione che il ghiaccio sia cristallino; shekerare e filtrare con lo strainer direttamente nella coppetta cocktail.
Nel primo ricettario Iba del 1961 con la codifica :
Grand Slam
1/2 Punch svedese
1/4 Vermouth Rosso
1/4 Vermouth Dry
Si prepara nello shaker, con poco ghiaccio cristallino.
Coppetta da Cocktail.
Storia
Con il termine "Grand Slam", oggi viene definito la vincita nello stesso anno delle quattro competizioni più importanti nella disciplina del Golf; i Masters, l' U.S. Open, il The Open Championship e il PGA Championship.
Termine il "Grand Slam" che dovette aspettare il 1934, quando furono fondati i Masters, torneo professionistico che si svolge in Georgia e che fu riconosciuto maggiormente quando nel 1953 Ben Hogan riuscì a vincere i Masters, gli U.S. Open e i The Open Championship nello stesso anno, ma che non poté prendere parte ai PGA Championship per il lungo viaggio transatlantico che non gli permise di partecipare.
Il termine "Grand Slam" fu applicato per la prima volta con Bobby Jones; golfista che riuscì a conquistare i quattro eventi più importanti nel 1930 : The Open Championship , l' US Open , l' US Amateur e The Amateur Championship.
Precedentemente alla competizione dei Masters, gli US Amateur e il The Amateur Championship erano considerate le competizioni più importanti nella disciplina del Golf.
Fu così che quando Bobby Jones vince tutte le quattro competizioni, il mondo dello sport cerco di catturare la grandezza della sua realizzazione.
Fin quel momento non c'era nessun termine per descrivere un impresa che nessuno aveva mai pensato di realizzare.
Fu così che fu coniato il termine "Grand Slam" da OB Keeler, del "Atlanta Journal"; prendendo il termine dal gioco del "Bridge".
Keeler scriverà più tardi :
This victory, the fourth major title in the same season and in the space of four months, had now and for all time entrenched Bobby Jones safely within the 'Impregnable Quadrilateral of Golf,' that granite fortress that he alone could take by escalade, and that others may attack in vain, forever.
Bobby Jones sarà l'unico uomo ad aver raggiunto il "Grand Slam" in un anno solare.
1930 - Morning Bulletin 29 September
Ma cosa lega Bobby Jones al Cocktail "Grand Slam" ?
Il drink in questione compare dalle mie ricerche, per la prima volta nel manuale di Harry Craddock del 1930 "The Savoy Cocktail Book", libro che prenderà il nome dal' omonimo Hotel di Londra.
Spesso il grande Golfista Statunitense era presente a Londra ed è facile pensare anche se non ho nulla di concreto che accerti la mia supposizione, che probabilmente Harry Craddock volle così concepire un drink in onore delle grandi geste di "Robert Tyre "Bobby" Jones Jr.".
Riporto in seguito una leggenda presa dal sito "http://www.jcs-group.com/golf/bobby/open.html".
Una leggenda che lega Bobby Jones e il Savoy Hotel nel 1930.
"After Bobby Jones polished off "the Double" (the 1930 British Amateur and Open championships), it was widely reported that he left Britain so quickly he forgot to pack his golf clubs. As the story goes, a bellboy at London's Savoy Hotel discovered the clubs after Jones' departure and hustled them to Waterloo Station, but not quite in time to load them on the train. The prized possessions then followed Bob's ship, Europa, on the Acquatania the next day. "I don't know how that was started but it is widespread, for I have had wireless messages on the boat from New York, Atlanta and London offering assistance," Jones said upon his arrival in the States. "As a matter of fact, I have my clubs and have had them all along."
Foto di Bobby Jones sul Tetto del Savoy Hotel di Londra
1930 - From "The Savoy Cocktail Book" by Harry Craddock
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