Categoria : All Day Cocktail
Mise en place : Bicchiere Old-Fashioned, Zucchero di Canna Bianco, Lime, Muddler, Ghiaccio, Cannucce, Cachaça.
In grammi
50 gr. di Cachaça
Mezzo Lime Tagliato in quattro pezzi
2 cucchiai di zucchero di canna bianco
In cl
5 cl di Cachaça
Mezzo Lime Tagliato in quattro pezzi
2 cucchiai di zucchero di canna bianco
In once
2 oz. di Cachaça
Mezzo Lime Tagliato in quattro pezzi
2 cucchiai di zucchero di canna bianco
Vecchia ricetta from "A Cozinha Maravilhosa de Ofélia” by Ofélia Ramos Anunciato - 1976
Caipirinha
1 Limão picado, com casca
2 Colheres de sopa de Açúcar 1 dose de pinga
Guarnizione : Due cannucce
Tecnica di procedimento : (Muddler) preparato direttamente nel bicchiere e successivamente servito.
Procedimento : Una volta tagliato il lime e messo lo zucchero; pestare il tutto all’interno del bicchiere. Mettere del ghiaccio spezzettato e versare il distillato. Decorare con due cannucce e servire.
Nel quarto ricettario Iba del 2004 (categoria The Most Popular) con la codifica :
Caipiriñha
5 cl Cachaça
1/2 Fresh Lime cut into 4 wedges
2 teaspoons of sugar cane
Method : Muddle lime and sugar, add ice and Cachaca; build
Glass : Old Fashioned
Caipiroska - as above but substitute Cachaca with Vodka
Nel quinto ricettario Iba del 2012 (categoria - Contemporary Classics) con la codifica :
CAIPIRINHA
All Day Cocktail
5 cl Cachaca
half fresh lime cut into 4 wedges
2 teaspoon sugar
Place lime and suger in old fashion glass and muddle.
Fill glass with ice and Cachaca
(note : Caipiroska- use Vodka instead of Cachaca).
Storia
Sulle origini della Caipiriñha si sa gran poco e purtroppo ad oggi non si hanno delle vere e proprie testimonianze sulla nascita della bevanda.
Come la Cachaça, distillato di canna da zucchero e base principale del drink, la Caipiriñha è un prodotto fortemente legato alla popolazione brasiliana.
Un prodotto che nel 2003 il Governo Brasiliano ha proclamato Bevanda Nazionale del Brasile.
Decreto N° 4.851,De Outubro De 2003
4° Caipirinha é a bebida típica brasileira, com graduação alcoólica de quinze a trinta e seis por cento em volume, a vinte graus Celsius, obtida exclusivamente com Cachaça, acrescida de limão e açúcar.
Come noi tutti sappiamo il Brasile fu terra nuova e terra da spremere per molti paesi coloni della vecchia Europa, sopratutto per il Portogallo.
Era il 1532 quando ebbe inizio la vera colonizzazione del Brasile da parte del Portogallo.
E nel periodo successivo il futuro "Brasile", fu caratterizzata dallo sviluppo della coltivazione del tabacco e molto più importante della coltivazione della canna da zucchero.
Ai raccoglitori della canna da zucchero; schiavi Africani e Nativi, veniva dato insieme alla loro razione giornaliera gli scarti della produzione dello zucchero.
Con gli scarti, si produceva la "garapa" un succo non fermentato della canna da zucchero.
Con la fermentazione e poi la distillazione si ottenne negli anni la Cachaça, un bevanda mediocre, destinata agli schiavi che successivamente raggiunse i piani più alti della società.
Ma era era la bevanda dei nativi; quei nativi che voleva una propria identità sociale. Una identità che incominciò a farsi valere nel 1660 quando il Brasile si ribello ai coloni Portoghesi, per le forti imposte sulla produzione della "Cachaça". (La rivolta della Cachaça)
Una bevanda che stava portando via una buona fetta di mercato e che vedeva una buona fonte di guadagno per i produttori locali.
Fu così che divenne la bevanda nazionale del "Caipira", del' uomo della terra, del contadino.
Sono molte le supposizioni sulla creazione e l'evoluzione della "Caipirinha", eccone alcune.
Durante le loro feste, miscelavano al distillato, la frutta locale, dando così vita alle "Batidas", tra queste bevande, una a cui si suppone sia la capostipite della Caipiriñha è la "Batida de limão".
“Batida de limão nominata inoltre Batida Paulista”.
A darci un riferimento storico o comunque un indizio è senza dubbio lo scrittore Mauricio Nabuco nel suo libro "Drinkologia Dos Estrangeiros" del 1945.
“A batida, também chamada batida paulista, que se está tornando conhecida, além de nossas fronteiras, como batida brasileira, é um sour sempre feito com caninha. Para um cálice de Paraty, um quarto de cálice de suco de limão, uma colher, das de chá, da clara fina do ovo para ligar, bastante assucar, bater com gêlo”.
Secondo altre fonti la Caipiriñha, come per molti altri drink o liquori, nasce più come rimedio medicamentoso e in specifico come rimedio contro mali come l'influenza, il raffreddore e il mal di gola.
Una bevanda popolare composta da limone, aglio e miele in cui negli anni vede la sostituzione degli ultimi due ingredienti con la cachaça e lo zucchero.
Ancora oggi in alcune zone rurali è comune assumere cachaça, limone e miele per curarsi.
Una Testimonianza sul' uso del aguardiente come rimedio medicamentoso lo troviamo nel libro "Up the Amazon and Madeira rivers - Through Bolivia and Peru. By Edward D. Mathews del 1879
"For liquors, the river affords good potable water for those that are teetotally inclined ; but temperance principles are good for those only that cannot keep their drinking propensities within bounds, and I do not think that a European can keep his health in any tropical climate without a small and regular supply of some stimulant. A bottle or two of brandy in case of illness, a box of claret, or a garrafao of " vino verde," will be as much as the traveller can find space in his canoe for, especially as it is vitally necessary to have a good supply of cachaca (ordinary white rum, made from sugar cane, and called aguadiente, cana, pisco, or cachaca, according to locality) for the Indian crew, who need a ration, about a wine-glassful, night and morning, and also whenever they have to work at hauling the canoes in the water for any length of time. The traveller also will not despise a nip of cachaca when the wind blows coldly, and at night a little in a bowl of tea is very agreeable. As a preservative against fever, I have found it a good plan to take, every morning at daybreak, before coffee or eating, a small quantity, say about two and a half or three grains, of quinine, in a small glass of any kind of spirit ; and this plan, if carried out regularly, will, I believe, take a man safely through any of the most malarious districts of South America". (pag.37)Secondo altre fonti, era una bevanda che aveva una funzione di integratore alimentare, sopratutto per gli schiavi durante le massacranti ore di lavoro nei campi della canna da zucchero.
Nel 1922 inizio in Brasile il periodo del Modernismo, un periodo di cambiamento culturale nel campo dell'arte letteraria ed artistica.
Un periodo questo di rivalsa in cui si vede lo spirito nazionalista prevalere sui pregiudizi dei vecchi coloni portoghesi.
Per tutto il periodo, bere cachaça era un segno di patriottismo.
Lo scrittore e Poeta Oswald de Andrade, scrisse nel suo diario "Trago rapadura de cidra e uma alma pré-homérica cheia de pinga com limão. Positivamente amanhece na vida. O cisne desliza agonizante na fonola, está tudo azul, o céu, a vida, a tinta."
Citerà quindi, alcuni degli elementi della Caipiriñha, la Pinga uno dei tanti nomi della cachaça e il limão e cioè il lime.
(Secondo alcune fonti la cachaça ha più di 500 nomi per essere identificata).
Oswald de Andrade si sposo con Tarsila do Amaral, pittrice
modernista, in cui nella propria biografia scritta da sua nipote, ci
descrive che negli anni '20 organizzo una feijoadas a Parigi in cui servi anche la Caipiriñha.
Per oltrepassare la dogana Francese senza nessun problema la cachaça fu etichettata come prodotto di bellezza.
Da alcune mie ricerche ho potuto trovare una traccia interessante sul primo mix di Cachaça, limone e zucchero .
Questo riferimento lo troviamo nel libro "Exploring and Travelling Three Thousand Miles Through Brazil from Rio de Janeiro to Maranhāo" di James W. Wells del 1887.
"My coat and riding-boots were soon removed by orders from my new friends, and their temporarily assumed war-paint was soon re-exchanged for dressing-gowns and slippers ; the same comfortable garments were brought for my use, a hammock was slung for me, a refresco of cachaca, lemon, sugar, and water was mixed for me, and I was directed to " ficar a meo gosto'' (to be as I liked), and told " a casa esta a seos ordens " (the house is at your orders), and that they hoped I should not be in a hurry to leave." (pag. 82)
James W. Wells fu un ingegnere civile e membro della "Royal Geographical Society" di Londra.
Considerato uno dei più grandi conoscitori del Brasile; arrivò nel paese intorno al 1868/9 per rimanerci fino al 1886 (circa).
Nel vocabolario brasiliano il termine "Caipiriñha" è principalmente associato alla bevanda, ma ha un'origine al quanto particolare.
Secondo alcune fonti deriva da "Caipira" che secondo il "Dicionário de Vocábulos Brasileiros" del 1889 è un termine che designava gli "Abitanti del Campo".
Un vocabolo che in alcuni casi veniva utilizzato come definizione dispregiativa.
Secondo alcune fonti questo termine dispregiativo fu coniato da Auguste de Saint-Hilaire (1779 - 1853).
Botanico, naturalista e viaggiatore di origine Francese visitò gran parte del Brasile; scrivendo importanti libri su gli usi e costumi della popolazione Brasiliana.
E fu proprio in un suo viaggio in Brasile che come testimonianza lascio una pessima impressione sulla popolazione locale che si perpetuerà per anni.
“Estes últimos, quando percorrem a cidade, usam calças de tecido de algodão e um grande chapéu cinzento, sempre envolvidos no indispensável poncho, por mais fone que seja o calor. Denotam os seus traços alguns dos caracteres da raça americana; seu andar é pesado, e tem o ar simplório e acanhado. Pelos mesmos têm os habitantes da cidade pouquíssima consideração, designando-os pela alcunha injuriosa de caipiras, palavra derivada possivelmente do termo curupira. pelo qual os antigos habitantes do país designavam demônios malfazejos existentes nas florestas...” (Saint- Hilaire, Augusto de, Viagem à Província de São Paulo).
La parola "Caipira" trova le sue origini dal dialetto o lingua del popolo "Tupi", un gruppo Indigeno Brasiliano.
"Caipora" o "Curupira".
Nella lingua Tupi "Caipora" significa "abitanti dei boschi" e si riferisce inoltre a una figura mitologica come "Curupira" che si riferisce anch'esso ad uno spirito della natura, protettore delle foreste e a volte è considerato anche figura demoniaca.
Secondo altre fonti il nome del drink risalirebbe a "Curupirinha" termine per riferirsi di ubriacarsi e forse proprio dopo un forte abuso del drink che si arrivo al nome della "Caipiriñha".
C'è un vecchio detto in Brasile: "quanto pior a cachaça, melhor a caipiriñha " - "peggiore è la cachaça, migliore è la caipiriñha".
E' interessante trovare informazioni riguardanti una interpretazione teatrale di nome "A Caipirinha" datata 1880 e scritta da Cesário Mota Júnior (1847 - 1897) medico e politico. Interpretazione che racconta la storia di una giovane ragazza di campagna che andrà a trasferirsi in una grande città.
In questo testo drammatico lo scrittore metterà in evidenza lo stile di vita della gente di campagna (Caipira) che attraverserà dei cambiamenti sociali.
Periodo di transazione collettiva; inizio di una rivalsa.
Che sia legato al nome del Drink?
A darci una risposta è senza dubbio il Vinicius Soares de Almeida professore di Storia che ha analizzato l'interpretazione teatrale di Cesário Mota Júnior arrivando a una probabile condizionamento sulla bevanda oggi conosciuta come "Caipirinha".
Da lui e dal suo lavoro, sono state presi alcuni dei più importanti riferimenti in questo testo.
"A Caipirinha (1880 – 1928): representações do caipira na peça teatral de Cesário Motta Jr."
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