mercoledì 18 settembre 2013

Aviation Cocktail


Categoria : All Day Cocktail

Mise en place : Boston Shaker, Ghiaccio, Strainer, Coppetta Cocktail, Gin, Maraschino, Succo di Limone.

In decimi
6/10 di Gin
2/10 di Maraschino
2/10 di Succo di limone

In cl
4.5 cl di Gin
1.5 cl di Maraschino
1.5 cl di Succo di limone

In once
1 1/2 oz. di Gin
1/2 oz. di Maraschino
1/2 oz. di Succo di limone

Vecchia ricetta from "World Drinks and How To Mix Them" by William T. "Cocktail" Boothby - 1907/8
Seductive American Cocktail 
Aviation cocktail
Equal parts of French Dubonnet wine and dry sherry, chilled thoroughly is called an Aviation.
Serve in cold stem glasses.
A flavor of orange peel may be squeezed over this beverage if desired.

Guarnizione : ///

Tecnica di procedimento : (Shake & Strain) preparato direttamente nello shaker , shekerato con ghiaccio e poi filtrato nel bicchiere.

Procedimento : raffreddare il bicchiere e il boston shaker , eliminando l’acqua prodotta in quest’ultima fase. Versare gli ingredienti , facendo attenzione che il ghiaccio sia cristallino ; shekerare e filtrare con lo strainer direttamente nella coppetta cocktail.

Nel quinto ricettario Iba del 2012 (categoria - The Unforgettables) con la codifica :
AVIATION 
All Day Cocktail
4.5 cl Gin
1.5 cl Maraschino
1.5 cl Fresh lemon juice
Shake and strain into a chilled cocktail glass.

Storia
La storia dell' aviazione e quindi lo sviluppo del volo umano a radici antichissime.
Si potrebbe incominciare a parlare delle tante leggende e miti per poi arrivare ai fratelli Wright, considerati tra i più importanti aviatori dell' epoca pionieristica della storia dell'aeronautica.
Successivamente, spinti dall'entusiasmo delle scoperte, alla fine della primo decennio del novecento molti degli aviatori si spinsero in grandi imprese.
Dimostrando così chi volasse meglio, chi più a lungo e chi più lontano.
Nel giro di pochi anni la popolarità del volo esplose in tutto il mondo ma nulla ebbe a confronto, dei progressi che si ebbero durante la prima guerra mondiale.



Anche il campo del Bartending fu contagiato dalle grandi imprese e dalla figura avventuriera ed audace dell' Aviatore; fu così che secondo una delle leggende, un Barman creò "L’ Aviation cocktail"
Un drink in onore delle gesta eroiche di alcuni piloti inglesi nei cieli della prima guerra mondiale.

Una seconda leggenda vede come protagonista Hugo Ensslin; Capo Barman di origine Tedesche, presso l'Hotel Wallick di New York.
Fu lui il primo a trascrivere nel suo ricettario del 1916, "Recipes For Mixed Drinks", il cocktail "Aviation".
Un Drink che vede come ingredienti : 
Aviation Cocktail
1/3 Lemon juice
2/3 El Bart Gin
2 dash Maraschino
2 dash Crème de Violette
Shake well in a mixing glass with cracked ice, strain and serve.

"Il Ricettario "Recipes for mixed drinks" fu l'ultimo ricettario stampato prima del periodo del proibizionismo".

Secondo alcune leggende Hugo Ensslin creò "L' Aviation cocktail" in onore dei pionieri dell' Aviazione.
Ma nulla di concreto ci può confermare questa supposizione.



L'importanza di questa ricetta è la presenza dell'ingrediente "Crème de Violette"; un elemento che verrà successivamente escluso nel ricettario di Harry Craddock e così in seguito da altri manuali. 
“Secondo alcune fonti questo ingrediente sarà eliminato per causa del suo difficile reperimento”.

1930 - “The Savoy Cocktail Book” 
by Harry Craddock
Aviation Cocktail
1/3 Succo di Limone
2/3 Dry Gin
2 Spruzzate di Maraschino
Shakerare bebe e filtrare nel bicchiere da cocktail.

Purtroppo ritornando a Hugo Ensslin, non fu il primo a lasciare tracce sul drink.
In alcuni giornali datati 1911 troviamo indicazioni sull' "Aviation Cocktail"; quindi si potrebbe supporre che la creazione del drink risalirebbe precedentemente e si potrebbe inoltre supporre che il creatore potrebbe essere qualche d'un altro.


1911 - The Washington herald., September 22


La prima e vera traccia sul nome del drink "Aviation" la troviamo nel ricettario di William "Cocktail" Boothby "The World's Drinks And How To Mix Them" registrato nel 1907/8 in cui vede come ingredienti: 




Aviation cocktail
Equal parts of French Dubonnet wine and dry sherry, chilled thoroughly is called an Aviation.
Serve in cold stem glasses.
A flavor of orange peel may be squeezed over this beverage if desired.


Un drink dalla componentistica simile a una versione non ufficiale del "Dubonnet Cocktail"


“E se in origine questo drink sia nato per un contesto diverso e per una persona diversa.
Si potrebbe supporre una leggenda differente per la creazione di questo drink”.

Che il volo umano catturasse l'attenzione in ogni angolo del mondo, questo è una certezza, come potrebbe essere una certezza che molti Barman al mondo abbiano avuto ispirazione dalle grandi scoperte avute in questi anni.

In casa Dubonnet, azienda vinicola francese, produttrice del omonimo Vermouth troviamo un erede di Joseph Dubonnet, dedito alle avventure nei cieli e non solo.
Era Emile Dubonnet (18 ottobre 1883 - 4 ottobre 1950), figlio del fondatore e creatore del Vermouth a base di chinino.
Una delle sue ultime avventure fu il 23 aprile del 1910 quando stabili il record mondiale su un percosso di 109 chilometri, percorsi in un ora e 48 minuti e 54 secondi.
Volò sopra Parigi partendo da Juvisy-sur-Orge arrivando a Bois de Boulogne.



The New York Times April 24, 1910


E se fu questo il personaggio ad ispirare un Barman?
Ci si potrebbe pensare a un legame stretto; ma come per la maggior parte dei classici cocktail, trovare una traccia che ci dia una risposta concreta è difficile e probabilmente si avrà in futuro.
Comunque è solo una mia semplice supposizione.

Ritornando al nostro "Aviation Cocktail", dalla traccia lasciata da William B. Cocktail troviamo un nuovo riferimento nel 1913 nel ricettario "Straub's manual of mixed drinks." di Jacques Straub.
Una ricetta che vede come ingredienti :

Aviation 
3/4 jigger applejack.
1/2 jigger lime juice.
1 dash absinthe.
1 bar spoonful of grenadine syrup.
Shake.

Un drink totalmente differente dal cocktail che noi conosciamo.
Una probabile creazione in onore di un aviatore o forse una probabile nuova codifica di un drink che nel tempo stava riscuotendo un forte successo.
Non si sa, ma di certo nel 1930 in contemporanea al ricettario di Harry Craddock ed alla sua codifica abbiamo un altro manuale che pubblicherà un nuovo drink che dal nome ci ricorderà senza dubbio "l'Aviation".

1930 - Home Bartender's Guide and Song Book by Charlie Roe and Jim Schwenck
Aviator
In the early days of aviation, they concocted this one for the man daring enough to try flying.
It probably was the real reason for the first loop-the-loop.
If you like the ups and downs of aviation, try a couple of these Aviation Cocktails.
At least there will be plenty of downs.

One part New England rum
Two parts Apple Brandy or Apple Jack
Juice of one-half lime
Three dashes of Grenadine
Shake with until cold

Un nuovo drink, un nuovo nome; ingredienti pressoché simili alla codifica di Jacques Straub.
Purtroppo questo cocktail sarà successivamente diverso per quanto riguarda gli ingredienti.
Infatti nel ricettario di Hyman Gale and Gerald F. Marco "The How and When" del 1937 "L'Aviator" sarà simile alla prima traccia del 1907/8.


Di sicuro nel successivo ricettario di William Cocktail Boothby's "Cocktail Bill Boothby's World Drinks And How To Mix Them" del 1934 troveremmo tutte le codifiche apportate all "Aviation Cocktail".

1934 - "Cocktail Bill Boothby's World Drinks And How To Mix Them" by William Cocktail Boothby's
AVIATION
Dubonnet 1/2 jigger
Sherry 1/2 jigger
Shake well with ice, strain into chilled cocktail glass, twist orange peel over and serve.

AVIATION, No. 2
Whisky 1/2 jigger
Grape juice 1/2 jigger
Stir well with ice, strain into chilled cocktail glass and serve.

AVIATION, No. 3
Gin 2/3 jigger
Lemon 1/3 jigger
Maraschino 2 dashes
Shake well with ice, strain into chilled cocktail glass and serve.

AVIATOR
Rum 1/3 jigger
Applejack 2/3 jigger
Grenadine 2 dashes
Lime 5 drops
Shake well with ice, strain into chilled cocktail glass and serve.

Secondo alcuni "L'Aviation Cocktail" può essere considerato un "Gin Sour" con omesso lo zucchero per il Maraschino e la Creme di Violette, o per quanto mi riguarda un "Gin Punch" (Vedi ricetta N° 11 di Jerry Thomas del suo ricettario del 1862) riadattato.
Esempi di cocktails con una componentistica del genere ne troviamo alcuni prima e dopo l'arrivo della ricetta di Hugo Ensslin.
Esempio:

1909 - The Hawaiian star., September 22


Troviamo questa ricetta anche nel libro di Jack A. Grohusko del 1910 "Jack's Manual".

1930 - The Savoy Cocktail Book by Harry Craddock
ALLEN (SPECIAL) COCKTAIL
1 spruzzata di succo di limone
1/3 Maraschino
2/3 Plymouth Gin
Shakerare bene e filtrare nel bicchiere da cocktail.

BLUE DEVIL COCKTAIL
1/2 Dry Gin
1/4 succo di limone o lime
1/4 Maraschino
1 spruzzata di estratto blu di verdure
Shakerare bene e filtrare nel bicchiere da cocktail.

MELON COCKTAIL
1/8 succo di limone
3/8 Maraschino
1/2 Gin
Shakerare bene e filtrare nel bicchiere da cocktail.



Purtroppo negli anni l'utilizzo della Crema de Violette andò a sparire come un altro liquore quasi dalle stesse fattezze andò per dileguarsi; la Crema de Yvette.
Un ingrediente che in America inizio ad entrare nelle scene nel 1890 circa e che ben presto fu anch'esso un ingrediente indispensabile per molti drink.
Uno tra tanti che viene spesso collegato all'Aviation cocktail è il Blue Moon cocktail.
Un drink che compare nello stesso ricettaio di Hugo Enssllin e che vede come ingredienti elementi che nel tempo andranno ad essere simili all'Aviation.

1916 - Recipes for mixed drinks by Hugo Ensslin
Blue Moon
2/3 gin (London Dry)
1/3 French vermouth
1 dash orange bitters
1 dash Crème Yvette
claret
Stir well in a mixing glass with cracked ice, strain and top off with Claret.

1934 - 100 Famous Cocktails - the romance of wines and liquors, etiquette, recipes by Oscar of the Waldorf
BLUE MOON 
One-fourth Creme Yvette
Three-fourths Old Tom Gin 
Ice, shake

1941 - Crosby Gaige's Cocktail Guide and Ladies' Companion by Crosby Gaige
BLUE MOON COCKTAIL
2/3 jigger Dry Gin
1/3 Crème Yvette
1/3 Lemon Juice

venerdì 13 settembre 2013

Between The Sheets Cocktail


Categoria : A tutte le ore

Mise en place : Triple Sec, Rum bianco, Cognac, Succo di Limone, Boston Shaker, Strainer, Doppia Coppetta Cocktail.

In grammi
30 g. di Rum Bianco
30 g. di Cognac
30 g. di Triple Sec
20 g. di Succo di limone fresco

In cl
3 cl di Rum Bianco
3 cl di Cognac
3 cl di Triple Sec
2 cl di Succo di limone fresco

In once
1 oz. di Rum bianco
1 oz.di Triple Sec
1 oz. di Cognac
4 teaspoons di Succo di Limone fresco

Vecchia ricetta From 1929 "Drawn From The Wood" by Frank Shay - Helen Ramsey - John Held Jr.
BETWEEN THE SHEETS
(Make one for the lady too)
One part gin
One part bacardi
One part cointreau
Ice, shake and strain

Guarnizione : ///

Tecnica di procedimento : (Shake & Strain) preparato direttamente nello shaker , shekerato con ghiaccio e poi filtrato nel bicchiere.

Procedimento : raffreddare il bicchiere e il boston shaker , eliminando l’acqua prodotta in quest’ultima fase. Versare gli ingredienti , facendo attenzione che il ghiaccio sia cristallino; shekerare e filtrare con lo strainer direttamente nella coppetta cocktail.

Nel primo ricettario Iba del 1961 con la codifica :
Between the Sheets
1/3 Ron Bacardi
1/3 Cointreau
1/3 Brandy
1 goccia di limone
Si prepara nello shaker con poco ghiaccio cristallino.
Doppio bicchiere da cocktail.

Nel quinto ricettario Iba del 2011 (categoria "All Day Cocktail") con la codifica :
BETWEEN THE SHEETS 
3 cl White Rum
3 cl Cognac
3 cl Triple Sec
2 cl Fresh lemon juice
Pour all ingredients into shaker with ice cubes, shake, strain into chilled cocktail glass.


Ricetta from 1930 - “Here's how” by G Alan Keen



STORIA
Secondo alcune fonti questo drink è la metamorfosi del cocktail “Sidecar”, un mix composto da Brandy o da Cognac, Cointreau o Triple Sec e Succo di Limone; ingredienti presenti nello stesso "Between the Sheets".
Negli anni il “Sidecar” fu spesso modificato con il cambiamento di un ingrediente, portando così alla realizzazione di un conseguente e nuovo drink.
Un esempio può essere il “Cuban Side-Car” presente nel libro di Albert S. Crockett “The Old Waldorf-Astoria Bar Book" o il “Rum Sidecar” nel libro “Bartender's Guide” di Trader Vic del 1947.

1934 "The Old Waldorf-Astoria Bar Book" by Albert Stevens Crockett (N.ed. del 2003)
Cuban Side-Car
One-third Lemon or Lime Juice
One-third Bacardi
One-third Triple Sec or Cointreau

1947 “Bartender's Guide” by Trader Vic
Rum Sidecar
3/4 oz. Cuban rum
1/2 oz. lemon or lime juice
3/4 oz. cointreau
Shake with cracked ice; strain into chilled cocktail glass. 
Variation: Use equal parts of the three ingredients.

Dunque si potrebbe pensare facilmente che non omettendo nessun ingrediente e aggiungendo il rum sia stato creato il cocktail in questione.
Per altre fonti "Between the Sheets" fu creato per mano del grande barman Harry MacElhone del Harry's New York Bar di Parigi durante il 1930; personaggio a cui si accredita anche la creazione del “Sidecar”.

Nel libro “My 35 Years Behind Bars” del 1954, Johnny Brooks rivendica la creazione del “Between the Sheets”.

Secondo altre fonti il drink sarebbe stato creato dal' ex direttore, Mr. Polly del Berkeley Hotel di Londra nel lontano 1921.
Qui riporto la storia sulla nascita del "Between the Sheets", ricavato dal gruppo “Classic Cocktail Club” e scritto da Franco Zingales.

La lunga notte di Mr. Polly “Between the sheets” 
Lo crea un direttore d'albergo per gli ospiti. 
E' un classico drink digestivo della "buonanotte" amato dagli inglesi 
Per Londra doveva essere una serata fuori dal normale quella del lontano 1921 e Mr. Polly, direttore del Berkeley in Piccadilly (acquistato nel 1901 dal Savoy, chiuso nel 1969 e ricostruito completamente nel1972 in Wilton Place, n.d.r.) da alcune settimane aveva messo tutto se stesso nell'organizzare quello che sarebbe stato il più grande ricevimento dell'anno. 
Aveva pensato a tutto o quasi: inviti ai più bei nomi della capitale, chiamato i più famosi floricoltori per ornare con camelie, orchidee e rose Ie sale, ed era sceso nelle cantine per controllare le riserve dei migliori Champagne e vini. 
I maligni, riportano le cronache dell'epoca, dicono che cercasse, quale palliativo contro l'esaurimento nervoso,conforto e aiuto spirituale da un buon bicchiere di Bordeaux.
Finalmente giunse iI giorno fatidico Mr. Polly sl aggirava per gli ampi saloni dell'albergo , congratulandosi con i collaboratori. Verso Ie sette di sera i primi invitati incominciarono ad arrivare sulle lussuose berline, Roll Royce, Bentley dalle quali scendevano conti, baronetti e lord che davano il braccio a dame sfoggianti gioielli da mille e una notte. Attraverso i grandi finestrino si potevano vedere, nelle sale illuminate a glomo, Ie laide muoversi e danzare esibendo le loro stupende toilette. 
Negli angoli, sedute su comodi divani alcune signorine di ottima famiglia parlottavano con i loro cavalieri e,nascondendo a tratto il viso dietro ventagli di piume, sorridevano maliziosamente facendo progetti per il dopo sera.
Qualche ora più tardi Mr. Polly, conosciuto anche per Ie sue eccezionali doti di barman, per scaldare ulteriormente I'ambiente, improvvisò un cocktail mischiando insieme rum bianco, Cointreau e brandy, al quale dietro consiglio di qualche amico playboy, diede il piccante nome di Between the sheets, ovvero "tra le lenzuola".
A questo punto, anche se venne tirato il sipario sulla privacy inglese, è facile immaginare che cosa probabilmente accadde non appena il drink incominciò a dare i suoi effetti, 
Si spensero le luci, trascorsero gli anni e questo cocktail passato con qualche ammaccatura in mezzo ai due conflitti mondiali, ebbe un periodo di splendore negli anni '50 dopo i quali cadde un po' nel dimenticatoio, tanto che pur essendo inserito nel 1961 tra i mondiali lba, è stato esautorato successivamente (1985) dall' olimpo del bere miscelato. Peccato per Mr. Polly.
Maggiori conoscitori del Between the sheets sono gli inglesi e gli americani; quest ultimi amano offrirlo con una variante: una parte di Cointreau, due parti di succo di lime, tre parti di brandy, tre parti di rum Invecchiato almeno tre anni. Classico cocktail della "buonanotte" raccoglie tra i suol maggiori estimatori nomi illustri come Carlo d'Inghilterra. Si racconta che anche Mario Soldati, John Wayne e Josephine Baker fossero del grandi consumatori di questo mix.
Franco Zlngales

Negli anni la ricetta verrà codificata diversamente, in alcuni casi, cambiando le proporzioni   degli ingredienti mentre si vedrà in altri casi l’esclusione di alcuni componenti come il rum o il succo di limone, aggiungendo altri ingredienti come il Gin o l’Assenzio.

Timeline
1929 - From "Drawn From The Wood" by Frank Shay - Helen Ramsey - John Held Jr.



1930 - From "Cocktail Bill" Boothby's World Drinks and How to Prepare Them" by William "Cocktail" Boothby


1930 - From "The Savoy Cocktail Book" by Harry Craddock
BETWEEN THE SHEETS COCKTAIL.
1 spruzzata di succo di limone
1/3 Brandy
1/3 Cointreau
1/3 Rum Bacardi
Shakerare bene e filtrare nel bicchiere da cocktail.

1934 - From "1700 Cocktails for the Man Behind the Bar" by R. de Fleury
No. 128
BETWEEN THE SHEETS
1 Dash Lemon Juice
1/3 Brandy
1/3 Cointreau
1/3 Bacardi Rum

From - 1934 “Gordon's Cocktail and Food Recipes. Canapes and Tastybits for the Cocktail Hour. The Etiquette of Serving Wines and Liquors” by Harry Jerrold Gordon 
BETWEEN THE SHEETS NO.1
1 Brandy
1 Dry Gin
1 Curacao
Lemon Juice, 2 Dashes
Ice.-25 Shakes. Strain and Serve.

1934 - From "Burke's Complete Cocktail and Tastybite Recipe" By Harman Burney Burke
BETWEEN THE SHEETS
1 Bacardi Rum 
1 Brandy 
1 Cointreau
Lemon Juice, 2 Dashes 
Ice.-25 Shakes. Strain and serve.

BETWEEN THE SHEETS NO.1
1 Brandy 
1 Dry Gin
1 Curacao
Lemon Juice, 2 Dashes 
Ice.-25 Shakes. Strain and serve.

BETWEEN THE SHEETS, NO.2 
1 Brandy
1 Rum 
1 Cointreau
Lemon Juice, 2 Dashes 
Ice.-25 Shakes. Strain and serve

From - 1934 “Cocktail Bill Boothby's World Drinks And How To Mix Them” by William T. Boothby
BETWEEN THE SHEETS 
1/3 Jigger Gin
1/3 Jigger Cointreau
1/3 Jigger Bacardi
Shake well with ice, strain into chilled cocktail glass, twist lemon peel over and serve. (Note : For a variation, substitute cognac for gin in this recipe.)

1934 - From "The Artistry of Mixing Drinks" by Frank Meier
BETWEEN THE SHEETS
In shaker: a teaspoon o f Lemon 
juice, one-third each of Brandy, 
Curacao and Bacardi; shake 
well and serve.

1935 - From "Bar Florida Cocktail Book Havana Cuba"


1937 - From "Approved Cocktails by United Kingdom Bardenters Guild
BETWEEN-THE-SHEETS.
1 dash Lemon Juice. 
33 1/3% Brandy. 
33 1/3% Cointreau. 
33 1/3% Bacardi Rum.
Shake and strain into cocktail glass.

1937 - From "Cafe Royal Cocktail Book" by William J. Tarling
BETWEEN-THE SHEETS
1 dash Lemon Juice. 
1/3 Brandy. 
1/3 Cointreau. 
1/3 Daiquiri Rum. 
Shake and strain into cocktail glass.

From 1947 “Here's How - A Modern Book on the Cocktail Bar” by Barnett E. Jackson
BETWEEN THE SHEETS 
1/3 Jigger Absinthe
1/3 Jigger Cointreau
1/3 Jigger Brandy
1/3 Jigger Gin
Shake, serve in 3 oz. cocktail glass.

1948 / 1958 - From "The Fine Art Of Mixing Drinks" by David A. Embury


1949 - From "The Professional Mixing Guide" By Angostura-Wuppermann Corporation
Between-the-Sheets
1/2 oz. Lemon juice,
1/2 oz. Siegert's Bouquet Rum (Gold Label),
1/2 oz. Triple Sec,
1/2 oz. Brandy.
Sheke well with cracked ice and strain into cocktail glass.

2002 - From "Bartender's Best Friend" by Mardee Haidin Regan
Between the Sheets
If you know where or how this drink’s name originated, please let me know—it’s a mystery to me, but the drink was popular in London during the 1920s.
1 ounce brandy 
1 ounce light rum 
1 ounce triple sec 
1/2 ounce fresh lemon juice 
1/2 ounce simple syrup
Pour all of the ingredients into a shaker two-thirds full of ice cubes. Shake well. Strain into a chilled Cocktail glass.

2006 (N.E.1919) - From "Harry's ABC of mixing cocktails" by Harry MacElhone with new material by Andrew & Ducan MacElhone
Between The Sheets
1/3 Cognac
1/3 Cointreau
1/3 Bacardi
2 dashes of Lemon Juice
Shake and Strain

2006 - From "Mr. Boston - Platinum Edition"
BETWEEN-THE-SHEETS
1 oz. Lemon Juice
1/2 oz. Brandy
1/2 oz. Triple Sec
1/2 oz. Light Rum
Shake with ice and strain into chilled shot glass.

2007 - From "The Museum Of The American Cocktail - Pocket Recipe Guide"
Between The Sheets
1 oz (30 ml) brandy
1 oz (30 ml) light rum
1 oz (30 ml) Cointreau
0.5 oz (30 ml) lemon juice
Shake with ice. Strain into a cocktail glass. Garnish with a lemon twist.

"This drink appears to have originated during Prohibition, which means there is some confusion over the actual recipe.
The chief variation lies in the amount of lemon juice added.
Suggestions range from none to 0.5 oz (15 ml), which we prefer."

2009 - (N.E.1937) From "Famous New Orleans Drinks and how to mix'em" by Stanley Clisby Arthur
Between-the-sheets
1/2 jigger rum
1/2 jigger cognac brandy
1/2 jigger pony triple sec or cointreau
1 lemon - juice only
This mixture is to be well shaken with cracked ice and served in a cocktail glass, cooled in advance.

Interessante e curioso trovare nel libro di Gary Regan “The Joy of Mixology” del 2003 il cocktail in questione nella categoria dei “New Orleans Sours”.
Un serie di drinks derivanti dal “Brandy Crusta”, un cocktail creato a New Orleans da cui deriva il “Side-Car” e successivamente molti altri drinks.
Beachcomber Cocktail 
Between the Sheets
Big Pine Key Cocktail
Blue Train Cocktail
Cacharita
Calvados Cocktail
Caribbean Cosmopolitan
Cherry Blossom Cocktail
Classic Cocktail
Corpse Reviver No. 2
Cosmopolitan
Crux Cocktail
Deauville Cocktail
Footloose Cocktail
James joyce Cocktail
Lola Martini
Maiden's Blush Cocktail
Maiden's Prayer Cocktail
Margarita
Marin-i-tini
Metropolitan
Millionaire's Margarita
Oriental Cocktail
Pegu Club Cocktail
Pink Lemonade Cocktail
Sage Margarita
Sidecar

1951 - From "The Bartender's Book" by Jack Townsend and Tom Moore McBride

Declining in popularity now is an old Prohibition favorite, Between-the-Sheets, which we are inclined to believe gained much of its custom because of the salacious connotation of its name.
On such fragile foundations are reputations built.



lunedì 2 settembre 2013

Brandy Alexander Cocktail, Princess Mary Cocktail e Panama Cockail


Categoria : After Dinner

Mise en place : doppio bicchiere da cocktail, shaker ,bricco con panna, piccola grattugia e noce moscata, Brandy, crema di cacao scura.

In terzi
1/3 Brandy
1/3 Crema di cacao scura
1/3 Crema di latte 

In cl
2,0 cl Brandy
2,0 cl Crema di cacao scura
2,0 cl Crema di latte 

In once
3/4 oz. Brandy
3/4 oz. Crema di cacao scura
3/4 oz. Crema di latte 

Vecchia ricetta from "Recipes for Mixed Drinks" by Hugo Ensslin - 1915
Alexander Cocktail 
1/3 El Bart gin 
1/3 Crème de Cacao 
1/3 Sweet Cream 
Shake well in a mixing glass with cracked ice, strain and serve. 

Guarnizione : grattugiata in superficie di noce moscata

Tecnica di procedimento : (Shake & Strain) si prepara nel boston shaker per poi essere filtrato con lo strainer nel bicchiere doppio da cocktail, grattugiando in superficie la noce moscata.

Procedimento : mettere il ghiaccio nel doppio bicchiere cocktail e versare gli ingredienti. Shakerare e versare il tutto nel bicchiere e grattugiare la noce moscata.

Nel primo ricettario Iba del 1961 con la codifica :
Alexander
1/3 Cognac
1/3 Crema di Cacao
1/3 Crema fresca
Si prepara nello shaker con ghiaccio cristallino, agitando fortemente.
Bicchiere da Cocktail o in una coppa da Champagne.
Pizzico di noce moscata in superficie.

Nel secondo ricettario Iba del 1987 con la codifica :
Alexander
Shaker
A spoonful of cream
3/10 Brown Crème de cacao
7/10 Cognac
Shake
Double Cocktail glass

Nel terzo ricettario Iba del 1993 con la codifica :
Alexander
1/3 Crema di latte
1/3 Crema di Cacao bruna
1/3 Brandy
Shaker
Coppetta cocktail
Noce moscata (op).

Nel quarto ricettario Iba del 2004 (categoria After-dinner) con la codifica :
Brandy Alexander
2 cl Brandy
2 cl Crème de Cacao (brown)
2 cl Cream
Method : Shake
Glass : Cocktail
Garnish : Grated Nutmeg sprinkled on top

Nel quinto ricettario Iba del 2012 (categoria The Unforgettables) con la codifica :
Alexander
After Dinner Cocktail
3 cl Cognac
3 cl Créme de Cacao (brown)
3 cl Fresh cream
Shake and strain into a chilled cocktail glass.
Sprinkle with fresh ground nutmeg.

Storia
Ad oggi succede di trovare che l'Alexander Cocktail venga identificato come un mix tra Brandy, Crema di Latte e Crema di Cacao.
Un nome che è sbagliato se si dovesse dimenticare di inserire "Brandy" all'inizio del suo nome.
In origine o comunque dalla sua prima traccia il drink presenta tra la sua componentistica un ingrediente che è il Gin in sostituzione del Brandy.
A testimoniare i suoi elementi è senza dubbio il ricettario di Hugo Ensslin "Recipes For Mixed Drinks" datato 1915.

"Recipes for Mixed Drinks" by Hugo Ensslin
Alexander Cocktail 
1/3 El Bart gin 
1/3 Crème de Cacao 
1/3 Sweet Cream 
Shake well in a mixing glass with cracked ice, strain and serve. 

Del suo creatore ci sono alcune testimonianze che darebbero come artefice il Capo Barman del Racquet Club; che plasmò il drink  in onore del grande giocatore di Baseball, Grover Cleveland Alexander.

1915 - 3 October - From , Philadelphia (PA) "Inquirer" , news section, pg. 11:"The head bartender has even gone so far as to invent an Alexander cocktail, which he is reserving to be served during the World’s Series.(The Racquet Club. The 1915 World’s Series was won by Boston over Philadelphia. Philadelphia pitcher Grover Cleveland Alexander (1887-1950) was elected to the baseball Hall of Fame in 1938—ed.)"

Ma a quanto pare come succede per molti altri grandi classici della miscelazione la leggenda sulla sua creazione può essere più di una.

Altra vicenda sulla sua realizzazione e meno accreditata vuole che il "Cocktail Alexander" sia stato creato nel Ristorante Rector's, famoso locale di New York prima del periodo del Proibizionismo, per celebrare una nuova linea ferroviaria la "Phoebe Snow".
Quello che senza dubbio ispirò il Barman Troy Alexander, a cui fu commissionato il compito di pianificare la cena, fu il personaggio di fantasia creato per promuovere la nuova linea ferroviaria.
Una giovane mondana di New York vestita di bianco che fu la nota predominante che diede l'ispirazione per la creazione del "Cocktail Alexander".
Fù così che creò miscelando gin,crema di cacao e crema di latte; un cocktail che successivamente prese il suo nome.


A darci una traccia di tutto questo fu Walter W. Winchell.
1929 - 21 March - From "Massillon (OH) Evening Independent",

“Your Broadway and Mine” by Walter W. Winchell, pg. 4, col. 3:

ORIGIN
“Your recent reference to the Alexander cocktail recalls the incident which caused this drink to be originated,” writes Felix. “Some years ago, during the period when ‘Phoebe Snow’ was being featured in the Lackawanna railroad advertising, the officials of the company arranged for a dinner at Rector’s. Troy Alexander was then associated with the famous place, and to him fell the assignment of planning the dinner in a big way.“He decided to follow the ‘Phoebe Snow’ idea, in which white was the predominating note. After getting the dinner pretty well laid out, Alexander found himself stuck when it came to concocting a white drink with a lot more potency than milk. For several days he experimented, and finally hit upon the cocktail that bears his name, and which, in case you do not know, may now be had in every country in the world where a mixed drink is available, including, of course, America.” 

“Burke's Complete Cocktail and Tastybite Recipe" by Herman Burney Burke - 1936


Da alcune mie ricerche ho potuto trovare una nuova traccia sull' Alexander Cocktail; un riferimento che confermerebbe che il drink era già conosciuto precedentemente.

1914 - New bartender's guide - How To Mix Drinks (Copyrighted 1914) / The Up-To-Date Bartenders' Guide (Copyrighted 1913) - "2 Books In One" by Charles S. Mahoney & Harry Montague.


Sull' origine del nome "Alexander" ho trovato due ipotesi :
Primo - Alexander ricorderebbe Alessandro Magno, il grande condottiero;
Secondo - Il nome è riferito al maresciallo Alexander, che divenne conte di Tunisi dopo la vittoria a El Alamein sulle truppe dell'Asse, nel 1943.


Alexander Humphreys Woollcott 
(January 19, 1887 – January 23, 1943)
Critico e commentatore Americano per il “The New Yorker magazine”.
Ha sempre sostenuto che cocktail fosse stato chiamato “Alexander” in suo onore.

Nelle codifiche I.B.A. avremo dei piccoli cambiamenti nell’utilizzo degli ingredienti.
Nel prima codifica avremo la crema di cacao chiara al posto della scura presente in tutte le altre codifiche.
Nella seconda codifica del 1987 ed in quella del 2012 il cocktail presenterà il Cognac al posto del Brandy.

Inoltre sarà interessante trovare nei ricettario “Straub's manual of mixed drinks.” di Jacques Straub datato 1913 e in quello di J. A. Grohusko “Jackʼs Manual” datato 1910 delle interessanti codifiche.

1910 - “Jackʼs Manual” by J. A. Grohusko
ALEXANDER COCKTAIL
(Use bar glass.
75% rye whiskey
25% Benedictine
1 piece of ice
Twist of orange peel.
Stir and serve.

1913 - “Straub's manual of mixed drinks.” by Jacques Straub
Alexander Cocktail
3/4 jigger rye whiskey.
1/4 jigger Benedictine
Twist orange peel on top.
Stir.

Come per molti altri Cocktails; anche l'Alexander vede un drink dalle stesse fattezze, il "Mary Princess Cocktail".
Formato sempre dagli stessi ingredienti: gin, crema di latte e di cacao.
Di questo drink si racconta che sarebbe stato creato a Londra nel 1922 da Henry McElhone al "Ciro's Club", in onore del matrimonio della Principessa Mary (Contessa di Harewood) con il Visconte di Lascelles, Henry George Charles.


Di questo drink si hanno molte tracce, sopratutto nel 1922; importante data sopratutto per l'evento del matrimonio.
Una di queste è senza dubbio il ricettario di Robert Vermeire del 1922 "Cocktails How to Mix Them";  
Princess Mary
Fill the shaker half full of broken ice and add:
1/6 gill of Dry Gin. 
1/6 gill of Creme de Cacao. 
1/6 gill of fresh cream.
Shake well and strain into a cocktail-glass.
Harry, of Ciro's Club, introduced this cocktail in honor of Princess Mary's wedding to Lord Lascelles, February, 1922.

1926 - Harry's ABC of Mixing Cocktails by Harry MacElhone


1922 - February 17 From "The New York Time" 


1922 - March 12 - From "The Milwaukee Journal"
"The Princess Mary Cocktail is, in faet, rather a deadly mixture - creme de cacao, gin and rich fresh cream, sweetened to the taste with what is known as "gum". It was born a month or two ago and its popularity was sealed at a reception given by Lord and Lady Terrington at Ciro's".

1934 - August 11 - From "The Barrier Miner"


Ad attestare l'uguaglianza tra l'Alexander e il Mary Princess Cocktail (per quanto riguarda gli elementi ma non per le proporzioni) è senza dubbio il ricettario di Harry Craddock del 1930 di cui riporta entrambe le ricette inserendo anche una delle varianti oggi conosciute come "Brandy Alexander".


Prima di arrivare ai tempi d'oggi alcuni ricettari proponevano in alternativa al Gin, il Brandy o Cognac. 
Ma il nome non è quello di oggi che identifica specificatamente l'utilizzo del Brandy ma era come ad esempio nel libro di Harry Craddock "Alexander Cocktail" number "2".




Come per il primo anche per quest'ultimo si ha un drink con stessi ingredienti ma con un nome differente, il "Panama Cocktail", presente anche quest'ultimo nel ricettario "The Savoy Cocktail Book".



David A. Embury nel suo libro "The Fine Art Of Mixing Drinks" ci conferma l'uguaglianza dei due drink, proponendo una propria codifica, in cui diminuirà la parte zuccherina per poterlo rendere più vicino ad un pre-dinner.

PANAMA
1 part Sweet Cream
1 part Crème de Cacao
3 to 4 parts Cognac
Shake vigorously with cracked or crushed ice.

Mentre per il “Panama Cocktail” ho potuto verificare delle ricette diverse in diversi ricettari.

1907/1914  -  "Cocktail Bill" Boothby's World drinks and how to mix them by William T.  Boothby
WHISKEY COCKTAIL
A little sugar and water, two drops of Angostura bitters, a twist of lemon peel, and a jigger of good whiskey; agitate  thoroughly with cracked ice, strain into stem Cocktail glass, and serve.

PANAMA COCKTAIL
To an ordinary plain Whiskey Cocktail, add tabasco sauce to taste.

1961 - Cocktail and Wine Digest the Barmen's Bible by Oscar Haimo
PANAMA COCKTAIL
3/4 oz. Fresh Cream
3/4 oz. Creme de Cacao
1/4 oz. Rum
Shake with Ice & Strain.
Nutmeg on top.

1975 - The official mixer's manual - the standard guide for professional & amateur bartenders throughout the world by Patrick Gavin Duffy Revised and Enlarged by Robert Jay Misch
Panama
1 Jigger Dark Rum
1/2 Jigger Crème de Cacao
1/2 Jigger Cream
Shake well with ice and strain into glass.


Altri interessanti ricette nel libro di Harry Craddock.



1911 - The Donaldsonville chief., April 29, 1911
AID TO MARRIED HAPPINESS
Southerner Evolves the Panama Cocktail Which Makes Man Thoughtful of Wife.
Russell Hopkins, a southerner, who lives in the St. Regis, is responsible for the Panama cocktail. He and Charles Luther Burnham were talking over Hopkins' latest concoction, which had been placed in the little book kept by the bartender."You take half a pony of brandy, half a pony of curacaro, a third of dry gin and French or Italian vermouth, a and there you are--there's your drink before dinner," said Hopkins."Yes," interposed Burnham, "it's a cocktail, all right. One of your, friends came in here the other day with more than $300 in his wallet. He was initiated into the mysteries of the Panama cocktail. He seemed all right when he left, but he was found the following day in a ferry house hugging a set of furs he had bought for his wife. From what could be gleaned from him he had, on a passably warm day, thought his wife ought to have new furs, and, with that idea, he went to a store and spent all the cash in his pocketbook for a set."- New York Press.

1951 - The Bartender's Book by Jack Townsend and Tom Moore McBride
The drink that  is the big favorite of the society gals who don't have to watch their figure is the Alexander, originally a gin drink, but now more popular when made with brandy.
Correctly, the Brandy Alexander is a Panama Cocktail, but it isn't often called that. 
Louis P. DeGouy, celebrated chef who writes for Gourmet magazine, calls the Alexander a "suave cocktail with the kick of a velvet-shod mule."
He cites three types, naming them after three czars of Russia: Aleksandr Paulovich, Aleksandr Nikolaevich, and Aleksandr Aleksandrovich.
Singer Nelson Eddy goes for one called Alexander the Great, which has vodka and coffee liqueur.
The renowned Marco of the Colony comes up with the tale of a New York State senator who regularly consumes ten Alexanders at lunch and leaves under his own power about 4:30 p.m.
This is awful, according to Marco, that he can't bring himself to name names.
It is so awful, according to us, that this is a good place to leave the creamy mixtures.