Categoria: Pre-dinner
Mise en place : Boston shaker, strainer, coppetta cocktail, Brandy, Vermouth Dry, Vermouth Rosso, Pernod, Curacao.
In parti
1/2 di Brandy
1/4 di Vermouth Dry
1/4 di Vermouth Rosso
1 goccia di Pernod
1 goccia di Curacao
In cl
4 cl di Brandy
2 cl di Vermouth Dry
2 cl di Vermouth Rosso
1 goccia di Pernod
1 goccia di Curacao
In once
1 1/2 oz di Brandy
3/4 oz di Vermouth Dry
3/4 oz di Vermouth Rosso
1 goccia di Pernod
1 goccia di Curacao
Vecchia ricetta from "The Savoy Cocktail Book" by Harry Craddock - 1930
BOMBAY COCKTAIL (No. 2)
1 Dash Absinthe.
2 Dash Curacao.
1/4 French Vermouth
1/4 Italian Vermouth.
1/2 Brandy.
Shake well and strain into cocktail glass.
Guarnizione : ///
Tecnica di procedimento : (Shake & Strain) si prepara nello shaker per poi essere filtrato con lo strainer nel bicchiere da cocktail.
Procedimento : mettere il ghiaccio nel bicchiere da cocktail e versare gli ingredienti nello shaker, già raffreddato precedentemente.
Shakerare e versare il tutto nel bicchiere.
Nel primo ricettario Iba del 1961 con la codifica :
Bombay
1/2 Brandy
1/4 Vermouth Dry
1/4 Vermouth Rosso
1 goccia di Pernod
1 goccia di Curacao
Si prepara nello shaker con poco ghiaccio cristallino.
Coppetta da Cocktail.
Storia
Nel 1930 Harry Craddock pubblicava il suo primo ed unico ricettario; uno delle più importanti raccolte di drinks dall' avvento di Jerry Thomas ad oggi.
Al suo interno troviamo uno dei classici che entrerà a far parte della prima codifica Iba del 1961, il "Bombay Cocktail".
Potremmo, quindi imbatterci su due ricette sotto lo stesso nome ma con un numero crescente, che verranno diversificate dalla loro componentistica.
Di queste due ricette, oggi viene spesso menzionato il numero due che sarà quella codifica riportata nella raccolta Iba del 1961 e di cui come referenza storica verrà riportato sempre il ricettario di Harry Craddock.
Di questo nome o drink o dei drinks non abbiamo un nome o un avvenimento che ci porti ad indicare la sua creazione; ma il nome porta subito a pensare alla città che dal 1995 ad oggi ha cambiato in Mumbai, città capitale del Maharashtra, uno degli stati dell'India.
Del nome "Bombay" non abbiamo solo due cocktails; già dal 1882 nel ricettario di Harry Johnson troviamo il "Bombay Punch".
BOMBAY PUNCH.
(Use a large bowl.)
Rub the sugar over the lemons until it has absorbed all the yellow part of the skins of 6 lemons, then put in the punch bowl:
1 pound of loaf sugar;
2 bottles of imported selters water;
1 pineapple, cut into slices;
6 oranges, cut into slices;
1 box of strawberries;
2 lemons, cut up in slices; mix well with a spoon and add:
4 bottles of champagne (Piper Heidsieck);
1 o r 2 bottles of brandy (Martell);
1 bottle of pale sherry;
1 bottle of Madeira wine;
1 gill of maraschino;
Stir up well with a spoon or ladle, and surround the bowl with ice; serve it into a wine glass in such a manner, that each customer will have a piece of the above fruit.
Di sicuro Harry Craddock ha dato a questo drink o ai due drinks una propria forma che saranno prese in considerazione come le due codifiche di partenza.
La codifica sotto il nome di "Bombay Cocktail (1)", negli anni successivi verrà dimenticata e mai più riportato in altri ricettari; mentre la codifica sotto il nome di "Bombay Cocktail (2)", negli anni subirà dei cambiamenti nell' aggiunta o nell' omissione di alcuni ingredienti.
Per molti come ho ribadito precedentemente, il "Bombay Cocktail" troverà una propria data di nascita (se si può affermare in questo modo) nel 1930.
Ma da alcune mie ricerche ho potuto constatare che già da molti anni prima il nome "Bombay Cocktail" veniva utizzato … o per lo meno il drink in questione aveva una codifica diversa dal mix riportato nel ricettario "The Savoy Cocktail Book".
Nel 1881 nel giornale "The New North-West" nello stato del Montana, veniva stilato una lista di drinks; di Americans Drinks venduti nella città di Londra.
Tra i tanti che ora mai erano sconfinati dal nuovo continente c'era il "Bombay Cocktail".
Successivamente in un giornale datato 1886, "Evening Star" in Washington D.C. troveremo un interessante articolo che ci descriverà l'esperienza di un turista in Inghilterra, sorpreso di trovare un America Bar.
Tra la lista di quel bar ci sarà il cocktail in questione.
La storia ci insegna che le bevande miscelate ebbero in Francia un forte impulso, sopratutto nel 1889 con "L'Exposition Universelle" in cui furono presenti e promossi alcuni "American Drinks"; accolti con grande entusiasmo dalla popolazione Francese.
Nel 1895 nel giornale "The Anaconda Standard" del Montana fu pubblicato un interessante articolo.
In Paris the vogue of the American bar-for ladies as for men-is the astounding feature of the hour.
The cult of the mixed drink, which five years ago had scarcely an existence but for tourists, has sprung up as by magic.
And, to have an idea how the mixed drink has penetrated even into the family life, the weekly magazines of cookery, so popular in Paris, are giving in the present summer season whole pages to the composition of the cocktail, boston flip, mint julep, sherry gobler (sic) and many another composition never met with by the present writer in his native land-the leave-it-to-me, the locomotive, thunders,mother's milk, the bombay cocktail, the bosom caresser, the chest protector and the whiskey daisy, some of which, it must be feared, have taken their rise in England, like the negro minstrel of the Brighton Beach.
I tried a Bombay Cocktail at the Palais Sport, and this is how the German barkeeper (who calls himself Alsatian) made it: He threw some shaved ice into an aluminum mixer, dashes in three drops of bitters, a liquor glass of curacoa, a small teaspoonful of sirup, a glass of cognac and a squeeze of lemon.
He shook it up and poured it out.
I paid him 20 cents and drank it.
I would rather have the 20 cents.
Avremo quindi la descrizione del "Bombay Cocktail", così come un Bartender di origine Germanica preparava ai suoi clienti.
Non sarà senz''altro meno interessante trovare la prima (per quanto risulta tra i miei ricettari) traccia del drink in un manuale di settore di Louis Fouquet; Bartender e Capo Barman al Criterion di Parigi.
Il ricettario è "Bariana" una raccolta di American Drinks e non solo che sarà stampato per la sua prima edizione nel 1896 e di cui il riferimento del "Bombey Cocktail" sarà preso nella ristampa del 1902.
Troveremo un altra singolare traccia nel ricettario di un altro grande Bartender dell' epoca; Tom Bullock, Barman di origine Afro-Americano che nel 1917 pubblicò il suo unico ricettario "The Ideal Bartender"; prima dell'avvento del Proibizionismo.
Sotto il nome di "Bombey Cocktail" avremo un mix unico e lontano da quello che noi oggi conosciamo; una codifica che ricorda i "Pick me Up"; drinks tonificanti come un altro classico come il "Prairie Oyster".
Timeline
1881 - From "The New North-West".
1886 - From "Evening Star".
1889 - From "St. Paul Daily Globe".
1895 - From "The Anaconda Standard".
1902 - From "Bariana - Recueil Pratique de toutes Boissons Americaines et Anglaises" by Louis Fouquet
1917 - From "The Ideal Bartender" by Thomas Bullock
1930 - From "The Savoy Cocktail Book" by Harry Craddock
1934 - From "Cocktail Bill Boothby's World Drinks And How To Mix Them" by William "Cocktail" Boothby
1934 - From "The Official Mixer's Manual" by Patrick Gavin Duffy
1944 - From "Crosby Gaige's Cocktail Guide and Ladies' Companion" by Crosby Gaige
1944 - From "The Standard Cocktail guide" (Third Printing) by Crosby Gaige
1946 - From "The Stork Club Bar Book" by Lucius Beebe
1947 - From "Bartender's Guide" by Trader Vic
1947 - From "900 Recettes de Cocktails et Boissons Américaines" by Adolphe Torelli
1958 - From "The Fine Art Of Mixing Drinks" by David A. Embury
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