mercoledì 22 gennaio 2014

Clover Club Cocktail


Categoria : All day cocktail

Mise en place : Boston Shaker, Strainer, Coppetta Cocktail, Gin, Sciroppo di Lamponi, Succo di Limone, Albume d'Uovo.

In grammi
45 gr di Gin
15 gr di Sciroppo di Lampone
15 gr di Succo di Limone
Alcune gocce di albume d'uovo

In cl
4.5 cl di Gin
1.5 cl di Sciroppo di Lampone
1.5 cl di Succo di Limone
Alcune gocce di albume d'uovo

In once
1 1/2 oz di Gin
1/2 oz di Sciroppo di Lampone
1/2 oz di Succo di Limone
Alcune gocce di albume d'uovo

Vecchia ricetta From "The World's Drinks And How To Mix Them" by William "Cocktail" Boothby - 1908
CLOVER CLUB COCKTAIL
Into a mixing glass of cracked ice, place two bar spoonfuls of imported Grenadine syrup (raspberry syrup will answer the purpose), just enough fresh squeezed lemon juice to overcome the sweetness of the syrup, half of the white of an egg, and a jigger of Coates Plymouth gin; shake thoroughly, strain into a small claret glass, and serve.

Guarnizione : ///

Tecnica di procedimento : (Shake & Strain) preparato direttamente nello shaker , shekerato con ghiaccio e poi filtrato nel bicchiere.

Procedimento : raffreddare il bicchiere e il boston shaker , eliminando l’acqua prodotta in quest’ultima fase. Versare gli ingredienti , facendo attenzione che il ghiaccio sia cristallino; shekerare e filtrare con lo strainer direttamente nella coppetta cocktail.

Nel primo ricettario Iba del 1961 con la codifica :
CLOVER CLUB
2/3 Dry Gin
1/3 Granatina
Succo di mezzo limone
1/2 bianco d'uovo
Si prepara nello shaker, con poco ghiaccio cristallino.
Si deve servire nel bicchiere doppio da Cocktail.
Bicchiere doppio da Cocktail o nel calice da vino.

Nel quinto ricettario Iba del 2012 (categoria The Unforgettables) con la codifica :
CLOVER CLUB 
All Day Cocktail
4.5 cl Gin
1.5 cl Raspberry syrup
1.5 cl Fresh lemon Juice
Few drops of Egg White
Pour all ingredients into cocktail shaker filled with ice. Shake well.
Strain into cocktail glass.

Storia
Un altro grande classico del bere miscelato è il "Cover Club Cocktail"; drink dalle origini dei primi anni del '900 che con il passare del tempo è divenuto un mix richiestissimo e presente in molti dei più importanti ricettari nella realtà del bartending; come nel manuale di Paul E. Lowe del 1909 "Drinks - How To Mix And Serve" che sarà secondo molte fonti la prima traccia del drink.

La sue origini secondo importanti fonti risalirebbe all'omonimo Club, gruppo di uomini non necessariamente di un certo livello aristocratico che spesso si riunivano in cene nel celebre Hotel di Philadelphia, il Bellevue Stratford; così come troviamo la traccia nel ricettario di Albert Stevens Crockett "The Old Waldorf-Astoria Bar Book".

CLOVER CLUB
Juice one-half Lemon
One-half spoon Sugar 
One-half pony Raspberry Syrup
One-fourth pony White of Egg
One jigger Gin (star glass)

"A Philadelphia importation, originated in the bar of old Bellevue-Strtford, where the Clover Club, composed of literary, legal, financial and business lights of the Quaker City, often dined and wined, and wined again".

Un interessante nota possiamo trovarla nel libro di Jack Townsend "The Bartender's Book" del 1951; nota che ci descriverà il tradizionale bevitore del "Clover Club Cocktail".

"The Clover Club drinker is traditionally a gentleman of the pre-Prohibition school".
"…distinguished patron of the oak-paneled lounge…”

Cosa che secondo alcune fonti e secondo alcune tracce, mentre Jack Townsend stava scrivendo il suo manuale, secondo il libro "Esquire's Handbook For Hosts" della rivista Esquire del 1941 era ora mai un drink per un pubblico femminile; “Something for the Girls”.
Cosa che era già descritta in alcuni vecchi giornali di quei tempi lontani.

1911 - From "The New York Time" - 4 Luglio



A rendere di grande successo questo mix negli anni; era probabilmente questo avvicinarsi maggiormente ad un pubblico femminile; un idea che non potrei confermare ma da quanto alcune tracce nel passato ci testimoniano, il "Clover Club Cocktail" stava sempre più prendendo consensi da un collettivo femminile.

Nel 1941 nel ricettario di Crosby Gaige, "Crosby Gaige's Cocktail Guide and Ladies' Companion"; il drink sarà inserito nel primo capitolo dedicato ai quei "Cocktails" di una
certa fama.
"The Hall of Fame"; una ventina di drinks tra i quali: Alexander, Bacardi, Bronx, per poi arrivare al Clover Club.

Precedentemente, nel ricettario del 1936 di Harman Burney Burke, "Burke's Complete Cocktail & Drinking Recipes", nella classifica delle 15 misture più popolari nel mondo occidentale il mix in questione presenzierà la sesta posizione.
Mentre nel 1934 nel manuale di Paul E. Lowe "Drink As They Are Mixed" nel capitolo dedicato a quei mix popolari in quei anni sarà presente il "Clover Leaf Cocktail".


Clover Leaf Cocktail
Fill bar glass 1/2 full cracked ice.
1 Jigger of Dry Gin.
Juice of one lime or 1/2 lemon.
White of one egg or 1/2 pony sweet cream.
1/2 teaspoonful of Grenadine.
Shake, strain and serve in cocktail glass.

"Clover Leaf Cocktail", un mix che precedentemente al 1934 avrà nel ricettario di Harry MacElhone, "Harry's ABC of Mixing Cocktails" un identità specifica e diversa dal "Clover Club Cocktail".

Clover Club Cocktail.
1 white of Fresh Egg, juice of small Lime (or 1/4 Lemon), 1 teaspoonful Raspberry Syrup, 1/3 Gin, 1/6 Gancia Italian Vermouth.
Note. - In London for some time it has been the custom to serve Grenadine instead of Raspberry.

Clover Leaf Cocktail.
1 white of Fresh Egg, juice of small Lime (or 1/4 Lemon), 1 teaspoonful Grenadine, 1 sprig of Fresh Mint, 1/3 Gin, 1/6 Italian Vermouth.
Shake well, strain, and serve mint-leaf on top.

L' utilizzo della "Menta", indipendentemente dalla formula che comporrà il "Clover Club Cocktail" ci porterà ad avere il "Clover Leaf Cocktail".

1922 - From "Cocktails- How to Mix Them" by Robert Vermeire
Clover Club Cocktail
Fill the shaker half full of broken ice and add:
The white of a fresh egg.
the juice of a small fresh Lime.
1 teaspoonful of Raspberry syrup.
2/6 gill of Gin.
1/6 gill of French Vermouth.
Shake well and strain into a small wine-glass.
When no limes are to hand, lemons are usually used, and Grenadine is often substituted for Raspberry Syrup.
The Royal Clover Club is made with the yolk instead of the white egg.
The Clover Leaf is a Clover Club shaken up with 1 or 2 sprigs of fresh mint and decorated with a mint leaf on the top.

L' utilizzo della menta non sarà l'unico ingrediente messo in discussione negli anni della comparsa del "Clover Club Cocktail"; avremo altri elementi che cambieranno negli anni; come ad esempio l'utilizzo del Limone o del Lime; l'utilizzo del sciroppo di Granatina con lo sciroppo di Lamponi o meglio ancora dei Lamponi Freschi; come inoltre la presenza del Vermouth sia Francese che quello Italiano.

Sono molte le codifiche riportate negli anni, come inoltre sono molte le nuove tracce che ho potuto trovare su il mix in questione.

Il primo ricettario a riportare il "Clover Club Cocktail" sarà quello di William "Cocktail"
Boothby del 1908, "The World's Drinks And How To Mix Them" dove potremmo vedere nelle ultime pagine dedicate ai "SOME NEW UP TO NOW SEDUCTIVE AMERICAN COCKTAIL", il drink in questione.

CLOVER CLUB COCKTAIL
Into a mixing glass of cracked ice, place two bar spoonfuls of imported Grenadine syrup (raspberry syrup will answer the purpose), just enough fresh squeezed lemon juice to overcome the sweetness of the syrup, half of the white of an egg, and a jigger of Coates Plymouth gin; shake thoroughly, strain into a small claret glass, and serve.

Il manuale di William "Cocktail" Boothby non sarà l'unica traccia lasciata nel tempo, sempre dal 1908 avremo nuove informazioni, nuovi articoli di giornali di un tempo che ci porteranno a New York, a Broadway e i suoi dintorni, dove il mix stava sempre più riscuotendo successo. 


1908 - From "The Salt Lake herald". August 10


1909 - From "The evening world". January 28


1910 - From "The New York Time", July 24


1911 - From "The New York Time", July 22


1911 - From "The Washington herald", February 11


1912 - From "The Washington herald", July 15


1916 - From "The World's News", 2 December  


1917 - From "Tulsa daily world", October 14


Il "Clover Club Cocktail" aveva preso consensi dal pubblico femminile come del resto le tracce lasciate nel tempo ci testimoniano.
Ma come sappiamo e come ci descrive Albert Stevens Crockett nel suo libro "The Old Waldorf-Astoria Bar Book" fu creato nel bar del Hotel Bellevue Stratford di Philadelphia dove il Clover Club, gruppo di uomini si riuniva in cene.

Un pubblico tutto al maschile dove negli anni fu sostituito da un pubblico femminile.

Ma cosa lega il Clover Club Cocktail ad un pubblico femminile?
Probabilmente il suo colore…o forse si cela qualcosa di più?



Il Bellevue Stratford di Philadelphia fu un dei più importanti Hotel di quei lontani anni.
Una struttura Alberghiera che nascerà dalle fondamenta del Stratford Hotel; acquisito da George C. Boldt e sua moglie Louise Kehrer Boldt che precedentemente erano proprietari del piccolo Bellevue Hotel.
Un Hotel che in pochissimi anni divenne noto a livello nazionale per il suo elevato standard di servizio, la sua clientela d'elitre e la sua cucina raffinata.
Dopo diversi anni acquisirono il Stratford Hotel, il quale demolito fu costruito il nuovo Bellevue Stratford Hotel.



Le capacità imprenditoriale portò George C. Boldt a divenire proprietario del Waldorf-Astoria fino al 1916; anno della sua morte.

1916 - From "New-York tribune", December 06


Definito come "l'inventore del moderno Hotel", fu responsabile di molte innovazioni come ad esempio nel ammettere le donne in Hotel senza accompagnatori; cosa che anche la moglie di George C. Boldt, Louise Kehrer Boldt era propensa in un idea evolutiva di un Hotel urbano come centro sociale, in particolare per le donne.
Cosa che già precedentemente facevano nel loro Hotel di Philadelphia, il Bellevue Stratford.

E se fosse il "Clover Club Cocktail" un creazione di George C. Boldt per poter così attirare un pubblico femminile nel suo Hotel di Philadelphia?
E' solo una mia supposizione che non ha nessuna fondamenta; ... il tempo ci darà nuove informazioni.

http://en.wikipedia.org/wiki/The_Bellevue-Stratford_Hotel
http://www.eturbonews.com/38238/man-responsible-modern-american-hotel
http://www.famoushotels.org/article/672
http://coanet.org/Conference/hotel-travel.html

Timeline
1908 - From "The World's Drinks And How To Mix Them" by Wm. T. Boothby




1910 - From "Jack's Manual" by Jack A. Grohusko




1914 - From "Beverages De Luxe" (ristampa del 1911) by George R. Washburne and Stanley Bronner




1913 - From "Straub's manual of mixed drinks." by Jacques Straub



1917 - From "The Ideal Bartender" by Tom Bullock



1922 - From "Cocktails- How to Mix Them" by Robert Vermeire



1924 - From "Manual de Cantineros Club de Cantineros Habana Cuba" by León Pujol & Oscar Muñiz



1926 - From (4° ristampa) "Harry's ABC of Mixing Cocktails" by Harry MacElhone




1930 - From "Cocktail Bill Boothby's World Drinks And How To Mix Them" by William "Cocktail" Boothby




1930 - From "Savoy Cocktail Book" By Harry Craddock


1931 - From "Cuban Cookery" by Blanche Zacharie De Baralt



1931 - From "Dining in Chicago" by John Drury by The John Day company



1934 - From "Drink As They Are Mixed" by Paul E Lowe




1934 - From "The Old Waldorf-Astoria Bar Book" by Albert Stevens Crockett (N.ed. del 2003) 



1934 - From "Jayne's Bartender's Guide A Practical Handbook for Professionals and Amateurs"



1934 - From "Irvin S. Cobb's Own Recipe Book" by Irvin S. Cobb's



1936 - From "Burke's Complete Cocktail and Tastybite Recipe" by Harman Burney Burke



1937 - From "The How and When" by Hyman Gale and Gerald F. Marco (Marco Abe)



1953 - From "Esquire's handbook for hosts" (ristampa del 1941) by Esquire




1961 - From "The Fine Art of Mixing Drinks" By David Augustus Embury




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